La giornata del 12 ottobre è stata ricca di emozioni. Una giornata alla scoperta di un luogo sorprendentemente affascinante, sconosciuto ai più, ma non agli abitanti e alla rete di comitati, associazioni e centri sociali del quartiere che da tempo lottano per mantenere pubblico, verde e fruibile questo spazio. Il laboratorio di immaginazione rappresenta solo una tappa, né la prima né l’ultima, di questo percorso partecipato.
Nei giorni antecedenti al Laboratorio abbiamo distribuito per il quartiere delle cartoline informative sullo stato di fatto dell’area , volte a raccogliere idee e suggestioni di ogni tipo su come potesse essere riqualificata e valorizzata per essere realmente fruibile dagli abitanti del quartiere. Negli stessi giorni si sono raccolti disegni e idee di bambini e ragazzi attraverso incontri nella scuola E. Toti e nell’Istituto comprensivo Dal Verme (ex S.M.S. Piranesi – ex Sc. Primaria G.Cesare).
La mattina del 12 , nell’ambito dell’incontro organizzato da Logos – Festa della Parola , ci siamo affacciati, tutti insieme, ad ammirare la bellezza di questo posto riconquistato dalla natura.
Subito dopo le idee sono state abbastanza chiare… quest’area deve restare verde così com’è ed il laghetto, o meglio il lago visto che parliamo di un bacino di 6000 mq, deve diventare accessibile e fruibile.
Il laboratorio di immaginazione partecipata è iniziato con una presentazione delle idee raccolte tramite le cartoline distribuite nel quartiere e compilate anche durante la mattinata. Da queste è chiaramente emersa la necessità di recuperare, nel quartiere, spazi per la socializzazione e aree verdi, in cui gli abitanti possano incontrarsi e svolgere attività all’aperto.
Garantire l’accesso all’area è, dunque, la prima necessità cui occorre far fronte affinché lo spazio verde della Ex- Snia possa essere fruito dai tutti. Occorre quindi realizzare un sistema di discesa sicuro che connetta le quote diverse del Parco delle Energie e dell’area del laghetto, ribassata di circa 10 m.
Altrettanto necessario è un accesso al Parco dal vicino Casal Bertone , area da cui oggi è impossibile accedere nonostante la vicinanza all’area della Ex- Snia.
Entrambi i quartieri, infatti, risultano fortemente carenti in termini di verde pubblico, a fronte di densità abitative tra le più alte della Capitale. In tal senso il parco potrebbe costituire una importante connessione ciclopedonale tra i due quartieri che, ad oggi, sono collegati solo da grandi arterie stradali, fortemente trafficate e inquinate.
Infine, quale carattere deve avere questo parco pubblico?
Avere un lago nel proprio quartiere, in una città come Roma, acquisisce un valore naturalistico molto importante. La flora e la fauna presenti confermano la buona qualità dell’habitat che si è venuto a creare, con presenza di specie difficilmente riscontrabili in città delle dimensioni di Roma.
Da qui l’idea di preservare la biodiversità presente costituendo una sorta di “oasi urbana” che, inaspettatamente, sopravvive e si rigenera a pochi metri dalla Prenestina e dal fascio ferroviario di Casal Bertone.
Potrebbero essere previsti punti di osservazione e escursioni in canoa, ma si escludono altre attività che potrebbero compromettere l’ecosistema oggi presente.
La restante area del Parco, che si estende verso via di Portonaccio, potrebbe essere attrezzata per attività sportive all’aperto e punti di sosta e relax.
Questi sono i punti fermi espressi da tutto il gruppo dei partecipanti. E questa è la base per continuare la lotta ora che nuovi progetti speculativi minacciano, nuovamente, questa preziosa area verde.
Prossimo appuntamento
DOMENICA 24 NOVEMBRE 2013,ore 10
corteo dal Parco delle Energie (Via Prenestina, 175)
per RIAPROPRIARCI DEL LAGO E RIVENDICARE L’ACCESSO LIBERO PER TUTTI E TUTTE
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