Autocostruzione e Materiali sostenibili (DAUHAUS Brainstorming 1.0)

Pescomaggiore - Materiali sostenibili

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[Materiali dal DAUHAUS Brainstorming 1.0 effettuato in occasione della Notte Bianca ad Ingegneria]

PESCOMAGGIORE UN ESPERIENZA DI AUTOCOSTRUZIONE PER LA RINASCITA

Ecco un esempio di come sia possibile creare un progetto sostenibile e che non solo parte dal basso ma in cui i cittadini stessi si ritrovano parte attiva durante l’intero processo, ideando, progettando e lavorando per la realizzazione del luogo dove avevano immaginato di vivere. Il risultato è quello di un autocostruzione sostenibile e partecipata dove il cantiere diventa un vero e proprio luogo di sperimentazione, un luogo di educazione, formazione e socializzazione.

Il progetto preso in esame si chiama EVA (Eco Villaggio Autocostruito) ed è un progetto (ormai in via di completa realizzazione) per la ricostruzione ecosostenibile a Pescomaggiore, un paesino a dieci chilometri da L’Aquila distrutto dal sisma del 2009. Pescomaggiore è un borgo medievale situato alle porte del Parco Nazionale del Gran Sasso, che nel corso del terremoto del 6 aprile scorso ha perso buona parte delle abitazioni e del suo patrimonio storico-culturale. Il progetto EVA nasce da un’iniziativa del Comitato per la Rinascita di Pescomaggiore e grazie alla collaborazione degli architetti “volontari” Paolo Robazza e Fabrizio Savini del BAG studio mobile e con l’assistenza tecnica di Caleb Murray Burdeau, esperto in bioarchitettura. Il nuovo villaggio sorgerà su terreni concessi in comodato da alcuni compaesani a pochi centinaia di metri dal paese. Sarà composto da bilocali e trilocali con una struttura in legno portante e una tamponatura realizzata utilizzando balle di paglie, ottenute in loco dai campi di cereali. L’energia elettrica sarà ricavata attraverso l’impiego di pannelli fotovoltaicimente il riscaldamento sarà fornito da stufe a legna. Il villaggio sarà anche dotato di un impianto di fitodepurazione e di compostiere che serviranno per ottenere fertilizzante per gli orti, per l’irrigazione dei quali è previsto un sistema d’incanalamento dell’acqua piovana.La grandezza del progetto sta anche nei costi di realizzazione, che si aggirano sui 500 euro al metro quadro, quasi un quinto rispetto a quelli del Progetto C.A.S.E. del governo. Costi che saranno coperti grazie alle donazioni (che è possibile fare attraverso il sito di EVA vedi Riferimenti) e all’esborso degli stessi abitanti del paese.
Inoltre una parte della tavola è dedicata ai materiali sostenibili. Analizzando il ciclo dei prodotti infatti è stato possibile schematicamente riassumere quali sono le strategie per poter ottenere prodotti che garantiscano un minimo impatto sull’ambiente, necessari ma non sufficienti al fine di una progettazione sostenibile.

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